Pornografie – Peephole/Peepshow | Il programma Cinema riflette sugli effetti del lockdown
Sezione cinema | Pornografie – Peephole/Peepshow
a cura di Andrea Inzerillo
Il non previsto che ricostituisce la casa come zona di sicurezza – si veda a questo proposito il dialogo recente tra i filosofi Emanuele Coccia e Mathieu Potte Bonneville, ma si pensi anche al modo in cui proprio la zona di comfort domestico è invasa dal ritorno del rimosso coloniale in un film come Caché. Niente da nascondere di Michael Haneke del 2005 – riducendo la vita a sguardo (la finestra, i balconi, gli schermi) e diminuendo al minimo, se non eliminando, la fruizione del fuori (lo spazio pubblico come luogo dell’imprevisto, dell’incerto), modifica radicalmente la percezione del sensibile, la modalità di esperienza della vita comune, acuendo di fatto l’effetto facebook: ognuno vede solo ciò che è abituato a vedere o ciò che ha immediatamente davanti a sé. Anche la semplice dimensione scopica del confinamento manifesta in modo acuto le differenze sociali: abito in un basso, a piano terra, al decimo piano? Ho davanti un palazzo, Monte Pellegrino, una discarica abusiva, un parco, il mare? Ho accesso a dimensioni altre tramite connessioni virtuali (se sì quali? e in che formato, di che grandezza, e le cose che guardo a quale immaginario aprono o rimandano)? Nella limitazione del movimento durante il lockdown, la perdita dell’esperienza mi confina nel ruolo di spettatore di esperienze altrui attraverso i mezzi di comunicazione – che diventano dunque autenticamente la mia unica esperienza. Nella riduzione dell’incontro con l’altro, in che modo la vita è diventata un piccolo o grande peep-show, e come si modifica la grammatica delle emozioni e la percezione di sé e degli altri?
Da queste riflessioni si articola in due parti il programma audiovisivo curato da Andrea Inzerillo: un progetto di narrazione corale del lockdown realizzato (da casa) dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia; la proiezione di un film recente di Cédric Venail, “À discrétion”, che apre alla dimensione più esplicita della sessualità e del desiderio.
Purtroppo, a causa dell’emergenza covid e della necessità di svolgere l’intero Festival a porte chiuse e in assenza di pubblico, la proiezione del film non sarà possibile e verrà sospesa.
Domenica 25 ottobre
Ore 20:00 Palazzo Branciforte | Sala dei 99
Proiezione
Narrazione collettiva Lockdown CSC
Piero Li Donni e Andrea Inzerillo dialogano con gli studenti del CSC – sede Sicilia
Intervengono Costanza Quatriglio e Letizia Caudullo
Cosa significa filmare il reale dal chiuso del lockdown? Durante il confinamento per il Covid-19, il Centro Sperimentale di Cinematografia ha continuato l’attività didattica rispettando le regole del distanziamento sociale. Gli studenti del primo anno di corso hanno così partecipato all’inedita realizzazione di un film collettivo del tutto straordinario che racconta vite, relazioni e spaesamenti.