Festival delle Letterature Migranti ed Église, una partnership che si rinnova

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3
Ott

Festival delle Letterature Migranti ed Église, una partnership che si rinnova

Da sempre il Festival delle Letterature Migranti è felice di circondarsi di partner di cui condivide i valori: realtà che hanno in comune con noi la visione del mondo, l’approccio al contemporaneo, l’idea di accoglienza, la necessità di confrontarci con un reale in costante mutamento. Tra questi c’è Église, collettivo di fotografi che occupa un posto importante nella scena culturale palermitana; organizzatori di mostre ed eventi nella chiesetta diruta che stanno restaurando e da cui prendono il nome, già nella scorsa edizione del nostro Festival hanno scelto di mostrarci il loro punto di vista sulla nostra manifestazione, narrandola con una galleria di immagini e ritratti di rara forza espressiva.

Anche quest’anno Église sarà al nostro fianco: ma, oltre a raccontare la nostra rassegna con scatti inconsueti, brillanti, ammaliatori, amplierà i limiti della propria narrazione per raccontare l’intera città, quella Palermo che non è solo quinta prospettica del Festival, ma soprattutto porto sicuro che abbraccia tutte le genti in transito, terra di contrasti e di accoglienza.

Allacciandosi alla nostra riflessione sul ruolo delle periferie, i fotografi di Église hanno deciso inoltre di proporre progetti formativi in cui la fotografia non sia solo il fine ultimo, ma anche il mezzo per un riscatto personale che in tempi di pericolosa cristallizzazione degli strati sociali sembra per molti di là da venire. Per questo, in collaborazione con due dei partner del nostro festival, si sono spostati dal centro storico per abbracciare gran parte della città; e proprio nelle periferie concentreranno la loro attenzione: nel quartiere Brancaccio, insieme a Coop Alleanza 3.0, che già dalla scorsa edizione sostiene il nostro Festival, verranno organizzati laboratori fotografici per stimolare creatività e immaginazione. Nel quartiere San Filippo Neri, invece, insieme a Zen Insieme, proporranno passeggiate fotografiche destinate ai più giovani, per raccontare lo Zen e il centro storico palermitano: un progetto che li impegnerà per tutto il 2019. I ragazzi che prenderanno parte al progetto saranno chiamati anche a raccontare fotograficamente il Festival, in modo da moltiplicare i punti di vista sulla rassegna, uscendo dall’ordinario per trovare sguardi nuovi e freschi. Infine, nella suggestiva chiesetta di Église, ai ragazzi verrà raccontata la Sicilia vista da giovani fotografi contemporanei: un modo per scoprire che la fotografia può essere un mestiere e può dare una reale prospettiva di cambiamento.

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