Non perdiamoci di vista
Siamo ai saluti e ai ringraziamenti, ai bilanci, ai dubbi e agli arrivederci. Siamo alla fine anche di questo secondo viaggio che ci ha portati su e giù per il mondo, un mondo di esperienze, di emozioni, di sguardi. Attraverso una città sconfinata.
Felici e tristi, disfiamo i bagagli e conserviamo i ricordi di questi giorni passati insieme.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo Festival. Un Festival che ha un forte connotato umanitario: che sa più di persone, luoghi e tempi che di mercato editoriale.
Grazie alla città di Palermo, che ha risposto in modo straordinario.
Grazie a chi ci ha creduto sin dall’inizio: al Comune e all’Università di Palermo, a tanti partner e sponsor, istituzioni pubbliche e private, imprese, fondazioni e associazioni.
Grazie a chi ci ha lavorato e ai tanti volontari, agli studenti e ai docenti.
Grazie agli scrittori, agli artisti, ai discussant e agli editori.
Grazie a tutti coloro che con pazienza, amore, competenza e lavoro incessante hanno dato un corpo al sogno.
Siamo stati in tanti a scambiarci le sedie e gli sguardi, a imparare che si può viaggiare anche in pochi metri con il potere della parola: solo sognando.
Prima ancora che ve ne accorgiate, saremo forse già in viaggio. Di nuovo. Noi e altri. Vecchi e nuovi. Anche il Festival è migrante.
Grazie, e non perdiamoci di vista.