Non è mai troppo presto per parlare di accoglienza | Le scuole a Flm
Non è mai troppo presto per parlare di accoglienza, di cultura della pace, di dialogo tra i popoli, non è mai troppo presto per riflettere sulla letteratura e sull’arte come forme di integrazione e scambio reciproco: per questo, per la prima volta, il Festival delle letterature migranti ha scelto di dedicare una parte del suo programma anche ai più piccoli. Per bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado è stato strutturato un calendario di incontri a misura di giovanissimi: momenti di scambio, confronto e interazione, realizzati in collaborazione con la libreria Dudi e con Officina Creativa interculturale.
Il Festival non dimentica anche i ragazzi delle scuole superiori: per loro sono in programma un incontro sulle traduzioni e un Translation Slam, una sfida di traduzione, dedicati entrambi a Robinson Crusoe, e tre incontri letterari con Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo, con Giulia Corsalini, autrice di La lettrice di Cechov e con Francesca Capossele, autrice di Nel caso non mi riconoscessi.
Mercoledì 9 ottobre
Ore 09:00-11:00 Istituto Comprensivo “Perez Calcutta”
Lettere da vicino
Incontro con Daniele Aristarco, Io vengo da – Corale di voci straniere, (Einaudi)
“Da dove vieni?” È questa la domanda che un insegnante pone ai suoi studenti. La classe è composta per metà da bambini stranieri, alcuni dei quali arrivati da poco in Italia. Il quesito, solo apparentemente banale, impegna tutti in un’appassionante ricerca su se stessi, una vera e propria investigazione sulle proprie origini, sulla propria leggenda familiare. Attraverso i racconti dei giovani protagonisti possiamo ripercorrere la storia dei diversi flussi migratori che, negli ultimi anni, hanno interessato il nostro Paese e provare a comprendere il mondo nuovo che di fronte a noi si dischiude. Un racconto corale di storie vere che aiuterà studenti, docenti e genitori a orientarsi in questa nuova geografia, a riconoscersi nell’altro e ad assaporare la ricchezza della differenza.
Incontro per le scuole elementari
Mercoledì 9 ottobre
Ore 11.30-13:00 Istituto Amari-Roncalli-Ferrara
Lettere da vicino
Incontro con Daniele Aristarco, Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi, (Einaudi)
La Storia si può ripetere? I fantasmi del passato possono ripresentarsi? Come riconoscerli, come opporsi? Daniele Aristarco esplora alcuni degli aspetti più complessi e contraddittori del nostro tempo. Attraverso una serie di lettere indirizzate a Giulia, una giovanissima studentessa, l’Autore narra la storia della dittatura fascista, prova a sbrogliarne gli intricati fili e indaga l’enigma del consenso. Con un pizzico di umorismo e uno stile chiaro e avvincente, queste pagine ripercorrono la storia italiana del Novecento per raggiungere la contemporaneità. Oltre ai principali avvenimenti, che vanno dalla nascita del movimento fascista al suo crollo rovinoso, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’autore si sofferma sui contenuti e le caratteristiche culturali di un pensiero non del tutto scomparso.
Incontro per le scuole medie
L’incontro rientra nel progetto Un mare di storie, promosso dall’ICS Amari-Roncalli-Ferrara in collaborazione con il CCN Piazza Marina & Dintorni e la Libreria Dudi e rientra nel progetto “Un mare di storie” con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Venerdì 11 ottobre
Ore 09:30-11:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Agorà
Lost and Found (in Translation)
Translation slam con le scuole (su Robinson Crusoe)
Il progetto si prefigge di far conoscere il mestiere di tradurre, approfondire le costruzioni della lingua inglese e le differenze con l’italiano, migliorare la comprensione del valore delle parole. È previsto prima un incontro in due classi del triennio di scuole diverse con un traduttore editoriale, che illustrerà il proprio lavoro e l’approccio professionale alla traduzione di un testo letterario. In seguito verrà proposto agli studenti di tradurre con l’insegnante un brano, uguale per entrambe le classi e di difficoltà adeguata alla preparazione degli studenti. I rappresentanti delle due classi si incontreranno durante il festival, alla presenza dei traduttori che hanno seguito il progetto, per discutere le scelte traduttive e decretare la classe vincitrice dello slam. La scelta del testo di Daniel Defoe mira a collegare lo slam con l’evento pubblico su Robinson Crusoe.
Incontro con le scuole superiori
Venerdì 11 ottobre
Ore 9:30-10:30 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | bookshop
Laboratorio Ogni lingua è una casa
a cura di Officina Creativa interculturale
I laboratori sfrutteranno il linguaggio dell’arte per la realizzazione di un libro collettivo costruito da tutti i partecipanti. Il libro sarà sul tema delle migrazioni e partirà da un racconto o stimolo in diverse lingue. Si sfrutteranno in seguito le lettere e i segni di altre scritture e di altre lingue come elementi grafici per la composizione di forme e immagini. I laboratori, simili nell’impostazione iniziale, saranno realizzati con approcci e materiali differenti. L’attività rientra nel progetto nazionale “E se diventi farfalla”, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”.
Incontro per le scuole elementari
Venerdì 11 ottobre
Ore 11:00-12:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Agorà
Tempo irregolare
Incontro con Corrado Lorefice, Siate figli liberi!. Alla maniera di don Pino Puglisi, (Gruppo editoriale San Paolo)
con Davide Camarrone e Vincenzo Ceruso
A più di venticinque anni dal martirio di Padre Pino Puglisi, che cosa rimane della sua eredità umana e spirituale? A questa domanda risponde mons. Corrado Lorefice alla luce della recente Visita pastorale di papa Francesco a Palermo, in cui il Pontefice ha consegnato il martire di Brancaccio a tutta la Chiesa.
Incontro per le scuole superiori
Venerdì 11 ottobre
Ore 12:00-13:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Chiostro
Dialoghi
Incontro con Giulia Corsalini, La lettrice di Cechov, (Nottetempo)
Nina è una donna ucraina, di lingua russa, che arriva in Italia per accudire una signora anziana. Nel suo paese ha lasciato il marito malato e l’amata figlia Katja, a cui spera di poter assicurare un futuro, la laurea in medicina, il matrimonio. L’amore per il grande scrittore in un romanzo che è un inno alla letteratura e alla bellezza delle parole.
Incontro per le scuole superiori
Sabato 12 ottobre
Ore 10:00-11:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | Agorà
Lost (and Found) in Translation
Tradurre (e rileggere) Robinson Crusoe 300 anni dopo
Prima ancora di essere un romanzo, Robinson Crusoe (1719) è il mito fondativo dell’uomo moderno dell’impero britannico, pronto a ricreare il suo ambiente domestico ovunque e in grado di assoggettare i selvaggi locali. Come ha scritto James Joyce, “tutta l’anima inglese è in Crusoe: l’indipendenza virile, la crudeltà inconscia, l’intelligenza tardiva eppur efficace, l’apatia sessuale, la religiosità pratica, la taciturnità calcolatrice”. Quello di Robinson è soprattutto un mito che subito dopo la pubblicazione del romanzo si è espanso verso altre forme artistiche, dalla pubblicistica alle pantomime, dal teatro al cinema. Tradurre e rileggere il romanzo è perciò quanto mai un viaggio a ritroso attraverso le centinaia di reincarnazioni di questo mito, riconoscere le innumerevoli rifrazioni che una storia all’apparenza semplice (un giovanotto un po’ ribelle fa naufragio su un’isola deserta) ha saputo avere nel corso di appena trecento anni.
Dialogo con Antonio Bibbò, University of Manchester, e Riccardo Capoferro, Università degli Studi “La Sapienza” di Roma
Modera Alfonso Geraci, traduttore
Sabato 12 ottobre
Ore 11:00 Museo Archeologico Regionale A. Salinas | bookshop
Lettere da vicino
Incontro con Francesca Capossele, Nel caso non mi riconoscessi, (Playground)
con Angelo Diliberto
Perché una giovane donna italiana decide di fuggire nella Germania Orientale in una notte del 1953, in piena Guerra Fredda, senza lasciare una sola parola che spieghi la sua scelta? Francesca Capossele ricostruisce il vissuto dei cittadini della Germania Orientale ma anche la rivolta di una donna che ha rifiutato il destino assegnatole dall’appartenenza al suo ceto sociale e al genere femminile.