Il Muto e il Fuori Campo: a Flm 2018 spazio a musica e cinema

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Ott

Il Muto e il Fuori Campo: a Flm 2018 spazio a musica e cinema

E’ un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo, con il sostegno dell’Associazione Amici del Teatro Massimo, dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici e della Società del Quartetto di Palermo. Il Muto e il Fuori Campo, a cura di Andrea Inzerillo e Dario Oliveri, è in memoria di Claude Lanzmann (1925-2018).

“Il muto e il Fuori campo” nasce dall’accostamento di due capolavori sui generis del cinema del Novecento, che si dispongono, non a caso, in apertura e chiusura del Secolo Breve, nelle ricorrenze dell’80° Anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia (1938) e del 75° Anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma (16-18 ottobre 1943).

SHOAH, del 1985, è un film-monumento che molti considerano «il più importante documentario mai girato sulla storia contemporanea».  Una lunga e dolorosa ricognizione dello sterminio degli ebrei, condotta attraverso interviste a sopravvissuti, carnefici, testimoni oculari. Le riprese si svolgono spesso nei luoghi in cui si trovavano i campi della morte e che, in molti casi, sono ritornati ad essere quello che erano prima: luoghi del tutto “normali” e “innocenti”, boschi, radure, stazioni ferroviarie, villaggi. Nel film non c’è alcuna immagine di repertorio e nessuna traccia di colonna sonora. Tutti gli intervistati parlano nella loro lingua, riecheggiando in questo modo la dimensione smisurata e babelica della “Soluzione finale”.

Durante la serata di anteprima/inaugurazione del Festival sarà proiettata la parte iniziale di quella che Claude Lanzmann definisce il Primo periodo del suo film, mentre il resto dell’opera sarà presentato nei giorni successivi nella Sala ONU del Teatro Massimo come una sorta di installazione, che non prevede dunque una visione integrale o continua da parte del pubblico. Al termine del Primo Periodo di SHOAH sono previsti due brevi interventi musicali: l’ascolto di alcuni canti dei Lager e del repertorio ebraico eseguiti dalla cantante Luisa Hoffmann insieme con lo Yankele Ensemble e l’omaggio alle vittime del ghetto di Roma (16 ottobre 1943) proposto dal violinista Aldo Mausner, vittima delle leggi razziali italiane e sopravvissuto alla deportazione.

LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2018

Ore 20:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Incontro
Il muto e il fuori campo: raccontare un percorso
Interventi di Francesco Giambrone, Evelyne Aouate, Davide Camarrone e Dario Oliveri

Ore 21:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Proiezione
“Shoah: primo periodo/1”
(Francia 1985, vers, it., 149’)
Regia di Claude Lanzmann

Ore 23:30 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Concerto
La voce dei sommersi
Canti dei Lager e opere di musicisti deportati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Yankele Ensemble, Luisa Hoffmann (voce), Dario Compagna (clarinetto) Tobia Vaccaro (chitarra)

Ore 24:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Omaggio di Aldo Mausner alle vittime del rastrellamento del ghetto di Roma (16 ottobre 1943)

MARTEDÌ 16 OTTOBRE 2018

Ore 10:00-13:00 – 16:00-19:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Proiezione
“Shoah: primo periodo /2”
Regia di Claude Lanzmann
(Francia, 1985, 117′)
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili

Ore 20:00 | Complesso Monumentale dello Steri | Chiesa di Sant’Antonio Abate
Variazioni e fughe
Proiezione
“Sobibór, 14 octobre 1943, 16 heures”
Regia di Claude Lanzmann
(Sobibór, 14 ottobre 1943, ore 16, Francia, 2001, v.o., sott. ita., 95’)
Prima proiezione a Palermo

MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE

Ore 10:00-13:00 – 16:00-19:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Proiezione
“Shoah: secondo periodo /1”
Regia di Claude Lanzmann
(Francia, 1985, 142′)
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili

Ore 20:00 | Complesso monumentale dello Steri | Chiesa di S.Antonio Abate
Variazioni e fughe
Proiezione
“Le dernier des injustes”
(“L’ultimo degli ingiusti”, Francia 2013, col, vers. orig. con sottotitoli, 210’)
Regia di Claude Lanzmann
Prima proiezione a Palermo

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE

Ore 10:00-13:00 – 16:00-19:00 | Teatro Massimo | Sala Onu
Variazioni e fughe
Proiezione
“Shoah: secondo periodo/2”
(Francia, 1985, 142′)
Regia di Claude Lanzmann
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili

Ore 20:00 | Complesso Monumentale dello Steri | Chiesa di Sant’Antonio Abate
Variazione e fughe
Proiezione
“Un vivant qui passe”
Regia di Claude Lanzmann
(Francia, 1997, v.o., 65’)
Prima proiezione a Palermo

VENERDÌ 19 OTTOBRE

Ore 18:00 | Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti”
Variazioni e fughe
Intolerance. Un’anteprima con esecuzioni musicali e proiezioni video
Interventi Gregorio Bertolino, Marco Betta, Davide Camarrone, Marco Cappelli, Dario Oliveri, Domenico Sciajno e Giulia Tagliavia.

Ore 21:00 | Complesso Monumentale dello Steri | Chiostro
Variazioni e fughe
Introduzione
Un’immagine del dolore: rileggere lo Stabat Mater di Pergolesi-Jacopone da Todi
Interventi di Davide Camarrone, Dario Oliveri e Ignazio Maria Schifani

a seguire

Concerto
Ricercare/Stabat Mater
Martina Licari soprano
Adriana Di Paola contralto
Ensemble di Musica antica “Alessandro Scarlatti” del Conservatorio di Palermo
Gabriele Pro e Emilia Michurina violino
Carmelo Fallea viola – Andrea Fossà violoncello
Michele Li Puma contrabbasso
Ignazio Maria Schifani maestro al clavicembalo

Passantino Ricercare, per 2 violini, viola, violoncello e contrabbasso
prima esecuzione assoluta
Pergolesi Stabat Mater, per soprano, contralto, archi e basso continuo

Con proiezione del video design “Liquid Memory”, ideato da Giusi Garrubbo, prodotto dal Museo Archeologico Salinas di Palermo

RICERCARE / STABAT MATER è il titolo di un concerto realizzato dall’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” diretto da Ignazio Maria Schifani e basato sull’idea di accostare linguaggi diversi ma intimamente correlati sul piano poetico ed espressivo. Il programma comincia infatti con la prima esecuzione assoluta del Ricercare (2017) di Salvatore Passantino, un giovanissimo compositore palermitano, che si pone in equilibrio “fra l’antica musica e la moderna” e funge quasi da preludio allo Stabat Mater (1734), composto da Giovanni Battista Pergolesi sui versi dell’omonima sequenza di Jacopone da Todi: questo brano anticipa dunque in senso poetico e musicale uno dei segmenti narrativi del film di Griffith, proponendo una meditazione sul dolore condotta attraverso uno stile vocale che sfugge ad ogni eccesso drammatico e appare come immerso in una luce di struggente rassegnazione.

SABATO 20 OTTOBRE

Ore 21:00 | Complesso Monumentale dello Steri | Chiostro
Variazioni e fughe
Concerto
Fratres / Jesus’ blood…
Jerusa Barros voce
GliArchiEnsemble
Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Sergio Guadagno,
Marco Badami, Filippo Di Maggio e Maurizio Rocca violino
Vincenzo Schembri e Giuseppe Brunetto viola
Giorgio Gasbarro e Francesco Pusateri violoncello – Luca Ghidini contrabbasso

Pärt          Da pacem Domine
Fratres
Vivaldi     Sinfonia in si minore Rv. 169 “Al Santo Sepolcro”
Bryars      Jesus’ Blood Never Failed Me Yet, vers. per voce femminile,
orchestra d’archi e nastro magnetico
Prima esecuzione a Palermo

All’inizio degli anni Novanta il compositore Arvo Pärt (Paide, Estonia, 1935) s’impone improvvisamente all’attenzione del pubblico internazionale con la sua musica volutamente povera e stramente fuori dal tempo. Da pacem Domine (2004) è una sorta di preghiera in omaggio alle vittime dell’attentato alla stazione ferroviaria di Madrid: nella versione originale per quartetto vocale risuonano infatti le parole di un inno religioso del vi-vii secolo. Fratres, la cui prima stesura risale al 1977, è un brano che prescinde da una precisa destinazione strumentale e del quale l’autore ha dunque realizzato numerose versioni per organici diversi: i primi interpreti discografici dell’opera furono – nell’album Tabula rasa (Ecm 1977) – Gidon Kremer e Keith Jarrett. La versione per ensemble d’archi (e percussione ad libitum) è stata ultimata nel 1991.

Riguardo alla genesi del suo Jesus’ Blood Never Failed Me Yet, Gavin Bryars (Yorkshire, Inghilterra, 1943) ricorda: «Nel 1972, mentre vivevo a Londra, un amico, Alan Power, stava girando un film sulle persone che vivevano senza fissa dimora nei pressi della Waterloo Station. Mi chiese di aiutarlo con le registrazioni audio e in questo modo mi sono imbattuto nella fonte originale del mio pezzo. Durante le riprese, alcuni cominciavano improvvisamente a cantare – arie d’opera, melodie popolari, ballate sentimentali – e un vecchio cantò addirittura un inno religioso: “Jesus’ blood never failed me yet…”. Quando riascoltai il nastro mi accorsi che la sua voce era molto intonata e pensai di improvvisare un accompagnamento di accordi al pianoforte. In seguito ho deciso di scrivere un accompagnamento orchestrale molto semplice, che si evolve un poco alla volta, ma sempre rispettando l’umanità e la semplicità del barbone…».

Quest’opera, in cui la voce registrata funge da moderno cantus firmus, si caratterizza per la sua intensa spiritualità e la capacità di configurarsi quale riflessione su tema della fede che rispende nei luoghi più oscuri. Nel 1975 Gavin Bryars ha inciso Jesus’ Blood… per l’etichetta Obscure Records di Brian Eno e all’inizio degli anni Novanta, ha visto la luce una nuova registrazione prodotta da Philip Glass e con la voce di Tom Waits nella sezione conclusiva del pezzo. Per il concerto nel chiostro di Palazzo Chiaramonte, gli ArchiEnsemble hanno predisposto una nuova versione per orchestra da camera in cui risuona per la prima volta la voce femminile di Jerusa Barros, che si dispiega luminosamente – come l’apparizione di un angelo custode – su questo lento corale.

LUNEDÌ 22 OTTOBRE

Ore 20:00 | Teatro Massimo | Sala grande
Variazioni e fughe
sonorizzazione dal vivo del film
Intolerance
Regia di David Wark Griffith
con Lilian Gish, Mae Marsh, Tully Marshall, Alfred Paget, Eugene Pallette, Erich von Stroheim e altri
musica dal vivo di Giulia Tagliavia (pianoforte ed elettronica), Marco Betta (pianoforte ed elettronica), Marco Cappelli (chitarre ed elettronica) e Domenico Sciajno (elettronica e regia del suono)
Prima esecuzione assoluta
Il costo del biglietto è di 10,00€ e ridotto 5,00€. I biglietti saranno messi in vendita a partire dal 10 ottobre 2018 dalla biglietteria del Teatro

INTOLERANCE è un capolavoro del cinema muto che si dispiega attraverso l’intreccio di quattro vicende accomunate dal tema dell’intolleranza e del suo rovescio (ossia l’amore) e ambientate in quattro diversi luoghi / momenti emblematici della storia umana: Babilonia al tempo della sua caduta (539 a.C.), la Palestina all’epoca della Passione di Cristo, la Francia delle guerre di religione del xvi secolo e l’America del primo Novecento. La realizzazione del film, che fonde in un unico affresco generi e suggestioni diverse, richiese un investimento di due milioni e mezzo di dollari, con oltre 100.000 metri di pellicola, 5.000 costumi e il coinvolgimento di 7.000 comparse disposte all’interno di immense scenografia in grandezza naturale. Malgrado tutto questo, INTOLERANCE fu un clamoroso insuccesso, proprio a causa del suo messaggio pacifista che si poneva in aperto contrasto con il clima di una nazione ormai sul punto di entrare in guerra. Considerato una pietra miliare, capace di esercitare un incalcolabile influsso sulla storia del cinema («Griffith è dio padre», disse in seguito Sergej Ejženstejn, «egli ha tutto creato, tutto inventato…».), il film è proposto con le musiche dal vivo, in prima esecuzione assoluta, realizzate dalla compositrice e pianista Giulia Tagliavia, insieme con Marco Betta (pianoforte ed elettronica), Marco Cappelli (chitarre ed elettronica) e Domenico Sciajno (elettronica e regia del suono). 

 

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