Fuga da Europa | L’arte come strumento di comprensione del reale
Il titolo della sezione Arti Visive del FLM 2018, “Fuga da Europa“, curata da Agata Polizzi, già pone un quesito che è pure una riflessione, anche provocatoria, sulle condizioni culturali e intellettuali di un continente che fatica a riconoscersi e dunque a rappresentarsi.
Gli spazi coinvolti sono luoghi in cui la presenza del FLM si è consolidata attraverso collaborazioni strettissime; alcuni sono luoghi deputati alle arti, altri invece luoghi di cultura che si aprono ai nuovi linguaggi dell’arte. Tra questi:
il Museo Archeologico Salinas, la GAM Galleria d’Arte Contemporanea di Palermo, la Fondazione Sicilia, Palazzo Branciforte, il Palazzo Chiaramonte Steri. Queste collaborazioni dimostrano il valore di un Festival che si interroga sulla Identità, riflette sul valore del punto di vista altrui, e individua l’appartenenza come legata al luogo in cui si cammina.
Ed ecco il PROGRAMMA.
17 ottobre ore 18.30
GAM
Fondazione MERZ / Punte brillanti di Lance
Per la GAM e il Festival delle Letterature Migranti
So as to find the strength to see, di Fatma Bucak
Dall’osservazione dell’attuale scenario politico internazionale, nello specifico dell’area mediterranea, e dall’urgenza di una riflessione sulla storia contemporanea nasce la volontà di Fatma Bucak di affermare con il proprio linguaggio artistico forme di resistenza alla mancanza di diritti e di democrazia in contesti sempre più autocratici. Una consapevolezza e una presa di posizione dichiarata a partire dal titolo stesso dell’esposizione, So as to find the strength to see.
Fatma Bucak lavora su temi quali l’identità politica e di genere, la violenza di Stato, la censura, la repressione, l’espropriazione, la migrazione e la mitologia religiosa, che sviluppa attraverso installazioni, performance, fotografie, video e ambienti sonori.La sua storia personale e l’appartenenza alla minoranza curda in Turchia hanno contribuito a formare la sua pratica. L’artista realizza un percorso costituito da opere che diventano voce di cronache dimenticate, narrazioni di pensieri inespressi, riesame delle “individualità” escluse dalla Storia, di minoranze politiche o etniche e di strutture socio-culturali in opposizione al potere. L’eterogeneità delle opere di Fatma Bucak ci ricorda che l’arte e la cultura sono concetti trasversali che si riferiscono alla memoria, all’identità e all’esperienza collettiva e che se comprendiamo l’arte come spazio dialettico e strumento di ri-significazione, nessuna immagine ha tanta potenza concettuale per rispondere alla crisi culturale che ci circonda e al fallimento di alcuni paradigmi della modernità.
Il progetto di mostra prevede un percorso espositivo pensato specificatamente per la Sala Leto dove verranno installate una selezione di opere di grande impatto emotivo e visivo.
17 ottobre ore 12.00
Tempi irregolare
Inaugurazione della mostra
“Misconception, a way to mis-understand reality”, di Michele Tiberio e Niccolò De Napoli.
Palazzo Branciforte/ Sala della Cavallerizza
Il progetto è stato selezionato tra oltre 600 per far parte degli eventi collaterali di Manifesta 12; è curato da Agata Polizzi insieme con Lorenzo Madaro ed è supportato dalla Fondazione Guglielmo di Catanzaro. Niccolò de Napoli e Michele Tiberio, artisti che lavorano con la scultura e le istallazioni, si interrogano sul senso dell’identità, sul suo valore sociale, giuridico e culturale. Per fare questo, provano anche ad entrare in contatto con la comunità Rom, per conoscere e approfondire la cultura di una minoranza che, più di ogni altra in Italia, è rimasta sconosciuta e mistificata per centinaia di anni.
Museo Salinas
Lettera da vicino
Laboratori Didattici
Odissee: Viaggi per piccoli eroi, a cura di Costanza Minafra ed Elena D’Anna.
A volte per intraprendere un viaggio basta provare ad immaginarsi nelle scarpe di chi ha viaggiato, immaginare i colori che ha visto, le persone che ha incontrato, le terre che ha calpestato e i mari che ha solcato. E se poi si provasse a seguire le orme di Ulisse si potrebbe insieme a lui andare oltre quello che già si conosce, incontrare esseri prodigiosi, giganti, maghe e sirene, imparare l’ emozione della partenza e la bellezza del ritorno.
All’interno degli incontri – a partire dal 16 ottobre alle 16 – si ripercorreranno le tappe dell’Odissea per riscrivere un nuovo viaggio giocando con le parole, i suoni, lo spazio e i colori. Il laboratorio si articola in quattro incontri.
Il laboratorio prevede la partecipazione di max 10 bambini di età compresa tra 6 e gli 8 anni.
18 ottobre ore 17.00
Dialoghi
Presentazione del progetto di arte pubblica Open Art Museum
Museo Salinas
Ne discutono Andrea Cusumano, Agata Polizzi, Giusi Diana ed Emilia Valenza, insieme all’artista Alessandro Librio, autore della prima opera che verrà acquisita dalla nuova istituzione.
18 ottobre, ore 18.00
Terre perse
PortoSalvo, Inaugurazione
Museo Salinas/Saletta espositiva chiostro minore –
Esposizione che affianca il documentario “Portosalvo” e “La Madonna di Lampedosa”.
Preziosa testimonianza del culto mariano sull’isola di Lampedusa, “La Madonna di Lampedosa” è una piccola tavola di legno (cm.24×17) risalente al secolo XVII, probabilmente un ex-voto raffigurante una Madonna con Bambino: interessante la scena di sfondo alle figure principali in cui si individuano l’antico castello di Lampedusa costruito dalla famiglia De caro, primi feudatari dell’isola; due navi spagnole cariche di armi, tre cormorani e due personaggi in preghiera. Si tratta della più antica raffigurazione dell’antichissimo culto mariano che da Lampedusa si diffuse in tutto il Mediterraneo fino al Sud America, dove esiste un santuario dedicato a Nossa Senhora da Lampedosa. La Cala della Madonna a Lampedusa è tutt’oggi luogo di devozione e pellegrinaggio per gli abitanti di tutto il mondo e dimostra il ruolo cruciale dell’Isola nel mar Mediterraneo. Proveniente dal National Maritime di Greenwich (Londra), sarà in ideale dialogo con il documentario PORTO SALVO, sullo stesso tema, già di proprietà del Museo – che verrà proiettato per l’occasione – e ad un’opera di arte contemporanea dell’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri prodotta da FLM e Museo Salinas.
20 ottobre, ore 19
Terre perse
CONVERSAZIONE MAGISTRALE sulla cultura del Mediterraneo
Palazzo Steri/Biblioteca Vittorietti –
Fuga da Europa, con Flavia Frisone e Agata Polizzi.
Il Festival delle Letterature Migranti ospiterà infine le letture itineranti di Chiara Trevisan, la lettrice vis à vis.
Per la curatrice, Agata Polizzi, si tratta di “un festival che dimostra come sia possibile lavorare con un orizzonte vasto, capitalizzando realtà esistenti in una collaborazione orizzontale, cogliendo linguaggi anche differenti dalla propria specificità”.