Sarà un Festival connesso, arriva l’hashtag #raccontailtuoFLM
In questi anni il Festival delle Letterature Migranti ha fornito spunti di riflessione, condivisi con chi ha partecipato.
Noi vi abbiamo raccontato il Festival con la nostra voce e con quella delle realtà, valide e di cui condividiamo il pensiero e la filosofia, che collaborano con noi e ci sostengono.
Quest’anno vogliamo fare di più: vogliamo mettere al centro la voce del pubblico, guardare al reale che ci circonda da punti di vista nuovi, collezionare sguardi scoccati da angolazioni diverse per farne, insieme, un racconto multiforme, caleidoscopico, plurale.
Vi chiederemo di usare i social e l’hashtag #raccontailtuoFLM per comunicarci impressioni, condividere scatti, diventare protagonisti della narrazione. Questo vuol essere un piccolo sistema di connessioni in una rete molto ampia dai confini liquidi.
Dal 17 al 21 ottobre il Festival animerà, con incontri ed eventi, alcuni tra i più begli spazi del centro storico di Palermo. Siamo ormai alla quarta edizione e il programma, ricco e variegato, è stato costruito con l’obiettivo di farsi laboratorio di narrazione e decrittazione del contemporaneo.
Sono cinque le sezioni in cui il programma è stato articolato: letteratura, curata da Davide Camarrone, direttore del Festival; e poi arte, a cura di Agata Polizzi, e teatro, con Giuseppe Cutino. Infine, musica e audiovisivi saranno fusi in un unico progetto, a firma di Dario Oliveri e Andrea Inzerillo. A voi chiediamo di narrare e proporre le vostre impressioni.
C’è, però, anche un’altra novità: per la prima volta il Festival sarà fruibile anche online. In diretta, con la trasmissione di alcuni degli eventi principali in real time, e in differita, con la possibilità di scaricare e rivedere video. In più, sul nostro sito – www.festivaletteraturemigranti.it – sarà possibile trovare molti materiali di approfondimento: biografie di autori e discussant dell’edizione in corso e di quelle passate, schede sui libri in presentazione e un ricchissimo corredo di fotografie che narreranno non solo il festival, ma anche l’intera città.
Gli incontri sono aperti a tutti e saremo felici di avervi con noi ai novanta imperdibili incontri dedicati a diversi linguaggi espressivi. Novanta incontri per sottolineare che alla barbarie ci si può opporre, in ogni tempo, rivedendo la propria sensibilità all’accoglienza e all’interazione fra culture differenti.
Ps: Stiamo arrivando.