Cos’avete in programma?

PAGINE DAL FESTIVAL
11
Ott

Cos’avete in programma?

Si aprono le danze: il Festival entra nel vivo. Prima di darvi il programma di Mercoledì 12 Ottobre, due righe ancora  le merita l’emozionante mostra di Kevin McElvaney, con il suo progetto #RefugeeCameras. La mostra, resa possibile dal lavoro di Agata Polizzi e dalla collaborazione con il Goethe Institut di Palermo,  rimane aperta alla GAM fino al 25 ottobre. Martedì, per l’anteprima lo stesso fotografo ce ne ha parlato a lungo:C’è stato un lavoro di post-produzione, un intervento minimo sugli scatti che sono arrivati, lavoro a volte necessario date le traversie subite dalle pellicole, ma non abbiamo rinunciato a una sola fotografia, per rispetto della narrazione, se un uomo ha fatto una foto deve aver voluto dire qualcosa, questo qualcosa andava preservato”  ha raccontato McElvaney, e ci ha parlato a lungo delle sue conversazioni con i rifugiati: “Quando una donna ha pianto perché considerava la foto che ho fatto a suo figlio un modo per non perderlo mai ho capito quale fosse la potenza della fotografia” e poi ancora del progetto documentario e narrativo “Reso necessario perché questi sono tempi di movimento e la fotografia è un modo di fissare i cambiamenti”.

La sezione Arti Visive, curata da Agata Polizzi avrà Mercoledì 12 un programma molto denso. Cominciamo da Palazzo Ziino Via Dante 53, dove alle 12 sarà inaugurata  la mostra curata dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina: ”Arte dal Maghreb e Mashreq”. Le opere di alcuni maestri dell’arte contemporanea del Maghreb e Masreq si relazionano con costumi, tessuti e gioielli. In mostra è inoltre presentato il “Tappeto mediterraneo” opera dell’artista albanese Jonida Xherri – 700 mattonelle in ceramica (a ricordare le vittime di Lampedusa del 2013) realizzate con i disegni dei giovani migranti ospitati nei centri di accoglienza del Belìce.

Loredana Longo - The Line - 2015 Video 3’17’’ Courtesy galleria Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Loredana Longo – The Line – 2015
Video 3’17’’ Courtesy galleria Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Nel pomeriggio due mostre straordinarie: “The Line 2015” di Loredana Longo – alle 17,30 all’Archivio Storico Comunale: un progetto basato sulla visione di una linea immaginaria che congiunge l’Africa alla Sicilia, progetto che nasce da un colloquio confidenziale con 7 ragazze sul viaggio e sull’esperienza di fuga fino al loro arrivo in Sicilia.

Giuseppe Calafiore per Check Point- Eglise

 

 

 

Alle 18,30 ci spostiamo nel suggestivo spazio di Église, in via dei Credenzieri per “Check-Point”. La  chiesetta diroccata nel centro storico di Palermo sarà teatro per la collettiva di 5 fotografi che in una trentina di scatti, un foto-libro e un’installazione digitale (e fotografica) raccontano come la migrazione sia anche fuga da sé stessi.

Per Documentaria, sezione cinematografica in collaborazione con il Rouge Et Noir ci vediamo alle 9 al cinema per Queens of Syria, lavoro di Yasmin Fedda che traccia un filo tra le donne vittime delle guerre, dalle donne siriane in Girodania alle Troiane di Euripide.

Nel pomeriggio si darà il via a Sconfinamenti – sezione dedicata alle contaminazioni di genere, forma, linguaggi, a Palazzo delle Aquile alle 17:00 gli “Immaginari migranti” tracciati nella conversazione tra Pap Khouma e Gabriella Grasso in un dialogo con Giovanni Santangelo e Laura Restuccia. Alle 18, sempre nello stesso spazio “Le città del mondo: Editori allo scoperto e Una Marina di Libri” una conversazione su come l’editoria è parte delle trasformazioni sociali e dei nuovi linguaggi. Davide Camarrone ne parlerà con Sara Di Benedetto (Glifo edizioni), Francesco Armato (il Palindromo), Ottavio Navarra (Navarra editore), Michelangelo Pavia (Una Marina di Libri).

Ancora più denso il programma per Vie di fuga, ben quattro incontri a partire dalle 17. Marcello Fois, Alexandra Censi e Francesc Serés dialogano con Enric Bou alla sede della facoltà di Giurisprudenza, alle 17, “Stasera vado in periferia” parla del mutamento di prospettiva, delle periferie come metafora di un punto di vista diverso.

Alle 18 ci spostiamo all’Archivio Storico Comunale di Palermo. Per “Società digitali” Simone Arcagni e Alessandro Gazoia dialogano con Pino Bruno su come è cambiata e può ancora cambiare la comunicazione e le sue espressioni per rispondere alle rivoluzioni contemporanee.

A seguire “Il mio Sud 1”, Roberto Alajmo parlerà con Evelina Santangelo di come si può raccontare oggi il Sud nelle sue nuove e vecchie contraddizioni.

Per finire allarghiamo lo sguardo sull’Europa, su cosa e come possa essere davvero questa entità, politica, geografica e perché no, narrativa. Ne parlerà Paola Caridi con Wlodek Goldkorn, Dimitri Deliolanes e Pascal Manoukian in “Europa: una nessuna cinquecentomilioni” all’Archivio Storico alle 21.

Per “In un’altra lingua” Ornela Vorpsi ed Elvira Mujcic dialogano con Gabriella Grasso
su “Abbandonare una lingua” lo sradicamento dello scrittore a confronto con lingue e culture diverse, su come questo confronto possa diventare una risorsa o essere un dilemma da risolvere, alle 18 a Giurisprudenza.

Sempre alle 18, ma a palazzo Cefalà, per Testimoni si parlerà “Di accoglienza e diritti”,  Enrico Del Mercato di Repubblica con Filippo Miraglia, Alessandra Sciurba, Francesco Spano per un dialogo sul contemporaneo, su cosa fare in un mondo in cui si contano ormai più di 60 milioni di profughi e le migrazioni umane stanno mettendo a durissima prova i modelli di sviluppo e di convivenza occidentali.

Per “Nomadismi Terre in cammino” ci vediamo alle 19 a Palazzo delle Aquile per parlare di letteratura sharawi con Limam Boicha e Luali Lahsen Salami insieme a Giulia Maltese.

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